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Volkswagen Golf R: la prova su strada e in pista

Di Valerio Verdone
Pubblicato il 12 ott 2015
Volkswagen Golf R: la prova su strada e in pista
Un motore da 300 CV, trazione integrale e assetto sportivo per la più cattiva delle Golf.

Un motore da 300 CV, trazione integrale e assetto sportivo per la più cattiva delle Golf.

Se la Golf GTI non vi basta, il superbollo non vi spaventa, e siete amanti delle accelerazioni mozzafiato, allora potreste prendere in considerazione la Golf R, ovvero la più cattiva tra le compatte di Wolfsburg. Un’auto capace di tirare fuori ben 300 CV dal suo 2 litri sovralimentato, che abbiamo provato su strada e in pista.

Esterni: sportiva ma non troppo

Se non fosse stato per la livrea bianca e la configurazione a 3 porte, sempre più rara tra le hatchback, solo gli appassionati più esperti avrebbero potuto notare qualcosa di particolare sulla Volkswagen Golf R del nostro test. Gli altri, gli automobilisti comuni, l’avrebbero scambiata al massimo per una Golf con allestimento sportivo, ma non avrebbero nemmeno immaginato le sue reali potenzialità. In effetti, gli indizi del suo cuore al testosterone ci sono, parliamo dei grandi cerchi in lega, dei paraurti specifici e dei quattro scarichi posteriori. Inoltre, l’assetto più basso di 20 mm rispetto alle sorelle convenzionali rappresenta sicuramente un elemento da non sottovalutare. Ma prendetela grigia, magari a 5 porte, e vedrete che susciterà molto meno clamore a motore spento.

Interni: la solita Golf con qualcosa in più

Se l’esterno non è rivoluzionario, l’abitacolo della Golf R è meravigliosamente conservativo, ma attenzione: le soglie battitacco cromate con tanto di logo R, i sedili sportivi ed un tachimetro con fondo scala a 320 km/h, sì avete capito bene 320 km/h, la dicono lunga sulle sue potenzialità velocistiche. Quindi, una Golf con un’anima irrequieta, una perfetta, adorabile compatta, che nasconde un potenziale incredibile sotto un’aura di normalità. Chiaramente, le tre porte rendono meno agevole la salita per i passeggeri posteriori, ma per una sportiva rimangono la soluzione stilistica più affascinante.

In pista: entusiasma con sicurezza

Se c’è una cosa che spaventa della Golf R è la sua apparente normalità, la si può usare come una vettura convenzionale, tanto è comoda e fluida in modalità Eco, oppure scaraventare tra i cordoli con grande soddisfazione. In ogni caso lei è pronta ad assecondarvi, forte del suo 2.0 TSI da 300 CV e 380 Nm e della trazione integrale 4 Motion con frizione Haldex 5 con tanto differenziale elettronico Xds che lavora su entrambi gli assi. Così, durante la settimana può accompagnarvi nel percorso casa ufficio, consumando relativamente poco, gli 11 km/l non sono una chimera; mentre nel fine settimana può farvi emozionare nei track day. Ce ne siamo accorti sulla pista dell’ISAM di Anagni che, con le sue curve in successione ha messo in evidenza tutti i punti forti della Golf più cattiva. Nonostante un assetto piatto, e una dinamica di marcia sempre sicura, anche al limite, la sportivissima di Wolfsburg è altamente comunicativa, con un retrotreno che entra in gioco in seguito ai trasferimenti di carico più decisi ed un [glossario slug=”avantreno”] che consente di tirare l’auto fuori dalla curva a velocità impensabili per i comuni mortali. L’aspetto interessante, è che non ci sono reazioni sullo sterzo, come sulle trazioni anteriori più potenti, è tutto molto equilibrato, per cui non si perde tempo in controlli inutili e non c’è mai bisogno di pelare il gas.

Mentre abbiamo sperimentato a pieno la progressione del motore fino a 6.700 giri, un qualcosa da togliere il fiato, c’è un aspetto che abbiamo apprezzato meno, il comportamento protettivo del cambio [glossario slug=”dsg”] a 6 marce, che inserisce il rapporto superiore anche quando si vorrebbe entrare in curva con un rapporto inferiore ad un elevato numero di giri. Oltre tutto, le levette dietro il volante sono di dimensioni contenute, e questo non aiuta quando si guida in pista. Ma si tratta di dettagli che non vanno ad intaccare il piacere che la Golf R regala tra i cordoli, vero habitat naturale di questa sportiva che ha bisogno di tutta la sicurezza di un tracciato per mettere in mostra tutte le sue qualità dinamiche.

Prezzo: da 42.200 euro

Non è certo una sportiva a buon mercato la Golf R, i 42.200 euro richiesti per mettere in garage la versione a 3 porte non sono pochi, visto che la variante a 5 porte tocca quota 45.000 euro e che la Golf GTI Performace 5 porte con cambio [glossario slug=”dsg”] costa circa 10.000 euro in meno. Ma la dotazione è completa, bisogna solamente aggiungere la vernice metallizzata, e inoltre c’è la trazione integrale che fa la differenza, anche sulla guida su strada, dove offre sicurezza anche in condizioni meteo avverse.

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