Volkswagen punta sul metano e amplia la gamma con la Polo TGI
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La Volkswagen ha trovato la soluzione ponte ottimale alla via dell’elettrico, quella del metano, che consente di consumare il 30% in meno rispetto alle vetture alimentate a gasolio ed il 55% in meno delle auto con motore a benzina. Il tutto con una riduzione del bollo importante, ben il 75% o addirittura l’esenzione totale in base alla regione d’immatricolazione. Una bella occasione per chi percorre molti chilometri e necessita di aggirare gli odiosi blocchi del traffico.
Oltretutto, le emissioni sono speculari a quelle delle auto ibride e gran parte del metano viene prodotto da fonti rinnovabili. Certo, la rete di distributori non è omogenea in tutta Italia, visto che la maggior parte si trovano al nord ed al centro della penisola, ma è pur vero che nel bel paese ci sono un terzo dei distributori europei: 1.230 rispetto ai 3.725 totali.
I motori delle Volkswagen a metano sono espressamente pensati per viaggiare prevalentemente con questo carburante ecologico e questo si avverte anche nella guida, dove l’erogazione è sempre fluida e lineare, senza alcun tentennamento. Alla eco up! del 2013 si è aggiunta la Golf TGI nel 2014 e la Polo TGI nel 2017, per completare l’offerta a metano dei modelli che rappresentano il 70% delle vendite del Costruttore teutonico.
La potenza è crescente e va dai 68 CV della eco up! ai 110 CV della Golf TGI, passando per i 90 CV della Polo TGI. Anche l’autonomia a metano segue questo andamento verso l’alto con la percorrenza dichiarata di circa 380 km per la eco up!, di circa 390 km per la Polo TGI e di circa 420 km per la Golf TGI. La eco up! e la Polo TGI utilizzano il 1.0 3 cilindri, rispettivamente aspirato e sovralimentato, mentre la Golf TGI si affida ad un 4 cilindri 1.4 sovralimentato.
Per favorire la diffusione di queste auto su cui la Casa di Wolfsburg punta in maniera decisa, la Golf TGI con touch&sound in questo momento vanta un’offerta decisamente allettante: in pratica è venduta allo stesso prezzo della 1.0 TSI Trendline da 110 CV con touch&sound. La cifra finale con sconto compreso è di 17.900 euro e, rispetto al prezzo originale di 23.250 euro, 3.950 euro vengono coperti da Volkswagen e ulteriori 1.400 euro dai dealer. La 1.0 TSI invece parte da 21.100 euro e arriva a 17.900 euro con 1.800 euro di sconto da parte della Casa e 1.400 euro proveniente dai dealer.
Insomma, una bella occasione per risparmiare e viaggiare secondo una mobilità ecosostenibile. Certo, c’è il controllo obbligatorio delle bombole dopo 4 anni, che poi scende ogni 2 anni, ma anche in questo caso la Volkswagen viene incontro al cliente alleggerendogli le spese di un’eventuale sostituzione.
Al volante, come dicevamo, è difficile percepire le differenze rispetto ad un motore a benzina convenzionale, partiamo con la Polo per un percorso extraurbano e poi saliamo sulla Golf. La prima è tutta nuova e si da aree da grande, te ne accorgi dalla plancia ben fatta, dal grande display centrale che dialoga rapidamente con gli smartphone e da una qualità delle finiture che balza subito all’occhio. Anche l’estetica si è evoluta in maniera furba, puntando su un affinamento delle linee generali piuttosto che su una vera e propria rivoluzione. Il risultato è quello di un’auto equilibrata, silenziosa, dove il cambio a 5 marce dialoga perfettamente con il motore non lasciando mai al guidatore il desiderio di avere più potenza. Quello che colpisce è il confort generale oltre alla tenuta di strada davvero efficace. I 160 Nm di coppia erogati al momento giusto possono bastare e i due indicatori distinti per l’autonomia a metano ed a benzina sono utilissimi per capire quando fermarsi al distributore.
La Golf non ha certo bisogno di presentazioni, potrebbe benissimo fare brand a sé, ma con il metano offre un’ulteriore declinazione delle sue immense potenzialità. E bisogna dire che l’accoppiata tra il 4 cilindri sovralimentato da 110 CV ed il cambio automatico a doppia frizione DSG funziona in maniera eccellente: passaggio fluido da un rapporto all’altro, riprese veloci e senza tentennamenti, ed una progressione importante. L’ultimo restyling ha reso la Golf ancora più desiderabile, ed è veramente difficile trovare un aspetto che possa essere fonte di critica, soprattutto con l’offerta attuale (riferita alla variante con la trasmissione manuale a 6 marce). Con i suoi 195 km/h di velocità massima ed un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 10,6 secondi, offre qualcosa in più della Polo TGI da 90 CV che si “ferma” a 183 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 11,9 secondi.
Certo, rimane al momento il rammarico di non poter avere le stesse agevolazioni delle auto ibride pur avendo le medesime emissioni, come i parcheggi gratis sulle strisce blu a Roma e l’accesso nell’Area C a Milano.
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