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Volkswagen: strategie eco-friendly per recuperare fiducia

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 27 ott 2015
Volkswagen: strategie eco-friendly per recuperare fiducia
Tecnologie rivolte a una drastica riduzione delle emissioni, non ultimo il ricorso alla mobilità elettrica: i programmi di Wolfsburg per il futuro.

Tecnologie rivolte a una drastica riduzione delle emissioni, non ultimo il ricorso alla mobilità elettrica: i programmi di Wolfsburg per il futuro.

Il Dieselgate farà sentire i propri effetti per molto tempo. Lo scandalo delle manipolazioni dei test sulle emissioni dei 2.0 turbodiesel EA189 Euro 5 prodotti da Volkswagen costringe il Gruppo Vag a correre ai ripari con una serie di misure volte, da una parte, a recuperare credibilità fra gli automobilisti; dall’altra, a costruirsi una nuova identità tecnologica. E vedremo se, prossimamente, le misure cui fanno riferimento recenti comunicati emessi da Wolfsburg saranno in grado di aiutare VW a superare la situazione peggiore della propria storia.

A un mese e poco più dall’esplosione dell’affaire dieselgate (che ha portato alla nomina di un nuovo amministratore delegatoMatthias Muller, e a una mega campagna di richiamo da gennaio 2016), i “piani alti” VW devono, da un lato, ammettere e rendere note pubblicamente le proprie strategie di Wolfsburg da mettere in atto. Il riferimento (l’ultimo in ordine di tempo) va a un sintetico comunicato stampa nel quale VW indica, fra le proprie intenzioni da mettere in atto a brevissimo termine, l’equipaggiamento di tutti gli autoveicoli turbodiesel del Gruppo venduti in Europa e Usa con la tecnologia AdBlue a riduzione catalitica selettiva: in poche parole, questo procedimento (decisamente costoso: si parla di una cifra che oscillerebbe fra 5 e 8.000 dollari per autovettura) trasforma gli ossidi di azoto inquinanti (NOx) in parti di azoto e acqua, in modo da ridurre le emissioni degli ossidi dal 70 al 90%.

C’è, poi, una seconda strada che i vertici di Wolfsburg detengono sul proprio taccuino: “rifarsi una verginità” grazie a una operazione a raggio ancora più ampio, che consisterebbe in un deciso avvio operativo della mobilità elettrica e ibrida. Una filosofia che negli uffici VW viene studiata per “Dare ai nostri prodotti e alle nostre tecnologie – chiave un nuovo focus”. In questo caso, la rivoluzione eco-friendly secondo VW partirebbe dalla “alto di gamma” Phaeton, che non è stata interessata nella vicenda delle emissioni truccate e che, per questo, costituirebbe un ideale trampolino di lancio per la “rinascita” del colosso tedesco.

Non si tratterebbe, tuttavia, di una operazione affrontabile a cuor leggero, vista l’attuale esiguità del mercato dei veicoli a zero emissioni: potrebbero volerci alcuni anni per mettere a punto un’auto elettrica in grado di incontrare un ampio successo di massa (“voce” legata in gran parte all’autonomia della vettura e a una capillare rete di ricarica). Potrebbe essere attuabile con maggiore rapidità una strategia di sviluppo di una gamma di modelli a propulsione ibrida plug-in, segmento nel quale Wolfsburg investe da tempo.

Tutto sta a proporre vetture dalle soluzioni in grado di costituire una serie competizione per i marchi che attualmente propongono modelli elettrici: prezzo concorrenziale, durata della batteria, bassi costi di manutenzione. A questo proposito, il motore di ricerca AutoUncle.it (al quale si deve un sondaggio online svolto fra 10.000 follower della sua pagina Google+ che ha rivelato come la richiesta di VW usate si sia notevolmente ridotta) ha in questi giorni stilato una “top ten” delle auto eco friendly usate più disponibili sul Web, che è quasi per intero “made in Japan”. Al primo posto fra gli esemplari presenti online, a quota 651, c’è Toyota Auris (mediamente del 2013, proposta a un prezzo, anch’esso medio, di 17.160 euro), seguita da Toyota Yaris (487 unità, con richieste che si aggirano su 14.619 euro e 14.945 in media); in terza posizione c’è Toyota Prius (301 esemplari disponibili, un po’ più “datati” delle precedenti – mediamente del 2009 –  a una media di 13.278 euro e percorrenze di circa 100.000 km); quinto posto per Honda Insight, e top ten completata da Lexus CT200h, Lexus RX450h, Lexus RX400h, Nissan Leaf (al momento l’unica auto interamente elettrica), Lexus NX300h e Peugeot 3008. Per trovare una Volkswagen nella “classifica a basse emissioni” di AutoUncle.it occorre scorrere fino alla ventesima posizione, dove (ma con un solo esemplare disponibile all’usato) c’è e-Up!, la prima citycar completamente elettrica di Wolfsburg.

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