Wall Street Journal: il 55% di Chrysler al sindacato UAW e il 35% alla Fiat
Il Wall Street Journal ha esaminato l’accordo stipulato da Chrysler con i sindacati: a UAW potrebbe andare il 55% e a Fiat il 35% del capitale
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Ecco un primo tassello verso l’accordo completo tra Fiat e Chrysler: la quota capitale del Costruttore americano sarebbe suddivisa tra la stessa Fiat e la UAW, il sindacato USA che sabato scorso ha giocato un ruolo di primo piano nella vicenda della possibile partnership fra le due Case.
Secondo il Wall Street Journal, che ha esaminato una sintesi dell’accordo stipulato sabato, alla UAW andrebbe il 55 per cento del capitale della Chrysler, mentre alla Fiat il 35 per cento, per lasciare il restante 10 per cento allo Stato americano e ai creditori.
In più, l’intesa prevede la produzione, all’interno degli stabilimenti USA, di almeno due modelli di vetture del segmento medio-basso targate Fiat. E di queste, una potrebbe essere la 500, ma non solo: si parla di una berlina basata sulla Bravo, stando a quanto mostrato qualche giorno fa nella sede di Auburn Hills da Chrysler ai suoi (preoccupati) concessionari. Una vettura che riceverebbe telaio e meccanica dalla Fiat, mentre la Chrysler provvederebbe al “vestito” esterno.
Secondo quanto indicato dal Wall Street Journal, la UAW avrebbe come obiettivo il “via libera” da parte dei lavoratori a questa proposta, parere che è atteso per domani sera, e che contiene ulteriori richieste relative a più efficaci ammortizzatori sociali: la Chrysler dovrebbe assicurare un fondo di 4 miliardi e mezzo di dollari come previdenza per i lavoratori in pensione, suddiviso in 300 milioni di dollari nel 2010 e 2011 e somme fino a 823 milioni di dollari all’anno nel periodo 2019-2023.
E’ chiaro che, se davvero il 55 per cento del capitale Chrysler venisse gestito dai potenti sindacati della UAW, le condizioni economiche dei lavoratori potranno essere più vantaggiose: “Anche se comprendiamo che i sacrifici proposti ai membri di UAW sono dolorosi, lottiamo per mantenere i nostri salari, la nostra assistenza sanitaria e il nostro lavoro“, ha dichiarato il presidente della UAW Ron Gettelfinger in una lettera che accompagna la sintesi dell’accordo.
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