Weekend in auto in primavera in Italia: le 6 mete più belle
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2023/03/weekend-auto-primavera-italia-mete-piu-belle.jpg)
Con l’arrivo della primavera, torna la stagione dei weekend in auto: e si riaffacciano le occasioni per riscoprire (o scoprire), senza dover mettere in conto itinerari più impegnativi che comportano escursioni all’estero, gli angoli più belli d’Italia. La bella stagione, in effetti, offre a chiunque la possibilità di approfittare dei primi tepori per assaporare le bellezze del nostro Paese.
In questa guida proponiamo alcune delle mete più interessanti, da nord a sud, per un weekend primaverile in Italia al volante della propria auto.
Gli “elementi-base” sono quelli di sempre: un’auto comoda, o magari presa a noleggio per un paio di giorni, lo smartphone con una delle numerose APP per viaggiare in auto, un’affidabile applicazione in grado di rilevare gli autovelox. E, sempre, la necessaria prudenza che – va ricordato – è un elemento indispensabile del viaggiatore e del buon automobilista.
Escursione al Lago di Como
Itinerario tra i più famosi, tuttavia da non tralasciare anche da un punto di vista storico-motoristico: tutti gli appassionati conoscono l’epopea del Circuito del Lario, competizione motociclistica che fra il 1921 e il 1939 si disputò lungo le sponde e l’immediato entroterra del Lago di Como e si guadagnò fama internazionale, tanto da essere soprannominato “Tourist Trophy italiano” ed essere ancora oggi meta di moltissimi enthusiast e teatro di una interessante rievocazione storica.
In effetti, le caratteristiche del territorio lariano sembrano fatte apposta per un’appassionante escursione adatta al turismo a motore. Partendo da Como, e seguendo il Lungolago in direzione nord verso Argegno, si incontra un rapido susseguirsi di località (Colonno, Ossuccio, Lenno, Tremezzo, Griante) che in pratica risalgono la sponda sinistra del Lago di Como e conducono a Menaggio.
Giunti qui, è pressoché d’obbligo una sosta per visitare il Parco di Villa Mylius Vigoni, per poi – a scelta – imbarcarsi sul battello alla volta di Bellagio e quindi tornare a Menaggio, oppure puntare il muso dell’auto verso nord per completare l’escursione sulla sponda di sinistra del Lago, verso Dongo, Gravedona, Gera Lario. “Doppiata” la punta settentrionale del Lago di Como, si procede in direzione sud verso Colico, Orgiasca, Dorio, Dervio, Bellano e Varenna, e successivamente Mandello del Lario (una sosta al Museo storico Moto Guzzi è imperdibile!), Abbadia Lariana e Lecco.
In auto, e non solo, nelle Cinque Terre
Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso sono i cinque borghi che danno il nome alle Cinque Terre, importante area geografica e culturale inserita nell’omonimo Parco Nazionale e che in effetti è Patrimonio mondiale Unesco.
Questo lembo di terra ligure, stretto stretto fra il mare e la montagna, ha ispirato Dante nella descrizione della Montagna del Purgatorio, ha costituito un palcoscenico di privilegio per i protagonisti letterari dei “Grand Tour” e per i poeti dell’ottocentesco Romanticismo inglese, e – in tempi più recenti – è stato narrato da Eugenio Montale, che soleva percorrerne “Come un cane inquieto” i tanti sentieri di costa.
Le Cinque Terre possono essere raggiunte, in auto, dall’uscita La Spezia-Santo Stefano Magra dell’autostrada A12 Genova-Livorno o provenendo dalla A15 Parma-La Spezia. Dal capoluogo, si imbocca la strada verso Riomaggiore e Manarola, facendo attenzione alla larghezza della sede stradale che nella bella stagione si restringe ancora di più. Si consiglia di lasciare l’auto nell’autosilo all’ingresso del paese. Occorre prestare attenzione alla strada ripida, stretta e tortuosa verso Corniglia: qui, va ricordato che l’ultimo tratto della strada è riservato alla sosta dei residenti (lo stesso a Vernazza e Riomaggiore), e il centro storico delle località delle Cinque Terre è interdetto al traffico privato.
Per un weekend nelle Cinque Terre, è altrettanto comodo affidarsi al treno: si lascia l’auto a Sestri Levante o a La Spezia, per essere ancora più liberi di approfittare delle molteplici possibilità di escursioni sul territorio:
- Alta Via delle Cinque Terre;
- Via dei Santuari;
- Sentiero Azzurro;
- Sentiero Verde Azzurro.
La celebre Via dell’Amore – il più famoso e romantico camminamento delle Cinque Terre, ultimato nel 1930 e che in un chilometro congiunge Riomaggiore e Manarola – resta quasi del tutto chiusa per via di una frana che vi si abbatté nel settembre 2012: la riapertura è prevista per luglio 2024. Si può tuttavia percorrere il sentiero alternativo (via Beccaria), della durata di circa un’ora, e che raccorda le due località.
Le colline nel cuore della Toscana
La zona centrale della Toscana è ricchissima di spunti per un viaggio in auto o in moto all’insegna del relax: le possibilità di escursione sono particolarmente numerose, e ciascuna di esse merita un capitolo a se. Inoltre, ci sono centinaia di chilometri di strade statali, regionali e provinciali, pronte a raccontare ai turisti millenni di storia e – agli appassionati – una nutrita epopea di motorismo sportivo: dalla Mille Miglia al Giro della Toscana, per citare solamente due delle competizioni che hanno scritto pagine indelebili nel grande libro del Motorsport.
In particolare, ci soffermiamo qui sul tratto che collega Firenze a Siena, lungo la antichissima Via Chiantigiana, per secoli importante via di comunicazione fra le due città. La strada, per di più, presenta agli occhi del viaggiatore la bellezza di alcuni fra i borghi più belli della regione, permettendogli di immergersi nella storia, nella cultura enogastronomica (si tratta, del resto, di un percorso che lega in maniera indissolubile la zona con l’eccellenza del Chianti Classico) e nell’enorme amore per il territorio.
È interessante notare, fra l’altro, che per le sue caratteristiche è possibile approfittare delle numerose deviazioni dalla strada principale per esplorare le principali località del Chianti.
Partendo da Firenze e imboccata la SS222 verso Greve in Chianti, l’itinerario prosegue per Panzano, Radda in Chianti oppure alla volta di Castellina in Chianti. Da qui, il turista può dirigere l’auto verso la Valdelsa e raggiungere San Gimignano per una sosta di metà percorso, oppure per la tappa notturna. Da San Gimignano, infatti, si può effettuare una visita a Monteriggioni mentre ci si dirige verso Siena.
Alto Lazio e Umbria
Il Viterbese e la porzione meridionale umbra (con vertice a Orvieto) sono due territori sono separati fra loro dal punto di vista regionale, tuttavia uniti per tradizioni storiche, usi e costumi, e offrono ai turisti la possibilità di intraprendere un itinerario di particolare interesse.
Per la partenza del tour, si sceglie Viterbo, visitabile in una mezza giornata prima di dare inizio al viaggio (da rimarcare il Palazzo dei Papi, il Duomo e la quasi millenaria Chiesa di Santa Maria Nuova). Dal capoluogo, e attraverso la SS675 Umbro-Laziale, si raggiunge Orte per una rapida sosta, oppure si prosegue per una trentina di km verso Narni, dove la pausa può essere un po’ più lunga (magari approfittando di una rapida deviazione alla Cascata delle Marmore). Da Narni si punta verso San Gemini (da visitare l’insediamento romano di Carsulae, di epoca romana, situato a 4 km a nord) e, lungo la SS3bis “Tiberina” Terni-Ravenna, alla volta di Todi, che può essere scelta come località di destinazione finale oppure per una sosta notturna prima di raggiungere, il secondo giorno del tour, a Orvieto.
I panorami della Costiera Amalfitana
La celebre Costiera Amalfitana è una delle aree geografiche e culturali di maggiore pregio a livello mondiale, tanto da regalare intense emozioni a chiunque. L’itinerario è di per se poco impegnativo dal punto di vista della lunghezza, tuttavia va pianificato con cura perché, nei fine settimana di primavera ed estate, è meta di numerosissimi escursionisti e vacanzieri: è in effetti facile allungare anche notevolmente i tempi a causa dell’intenso traffico.
Il percorso lungo la Costiera Amalfitana misura una sessantina di km, fra Positano e Vietri sul Mare. La numerosa concentrazione di paesi sul suo territorio (16 Comuni) consente di poter organizzarsi in modo tale da dedicare l’intero weekend a tutta la Costiera, oppure scegliere alcune località – in base al tempo a propria disposizione – e dedicarvi una sosta un po’ più approfondita. In effetti, tra Amalfi, Ravello, Minori e Maiori, Praiano, Cetara e le stesse Positano e Vietri, le occasioni di sosta non mancano.
Puglia: due giorni nel Salento
L’estremità meridionale della Puglia è da lungo tempo fra le mete preferite da milioni di turisti: eccezionali paesaggi, importantissime vestigia storiche e culturali fanno del Salento uno dei territori privilegiati per una vacanza o, almeno, un weekend inserito in un viaggio più articolato.
L’itinerario nel Salento che proponiamo misura poco più di 200 km, parte da Lecce e termina nel medesimo capoluogo (dove una visita alle sue meraviglie barocche è pressoché obbligatoria), dopo avere incontrato la Riserva naturale delle Cesine, Porto Badisco con la baia e la Grotta dei Cervi, Santa Cesarea Terme e le acque termali, l‘Insenatura di Castro, la baia di Marina di Novaglie, le Grotte di Leuca e il Castello di Gallipoli.
Da Lecce, verso sud lungo la SP366 che costeggia il mare ed è circondata da serre e ulivi, si consiglia – seguendo la strada litoranea 611 da San Cataldo a San Foca – una prima sosta alla Riserva naturale delle Cesine (che si trova nel territorio comunale di Vernole). Per un ulteriore momento di relax troviamo Otranto, che prelude ad una terza frazione del tour alla volta di Santa Maria di Leuca, prima di fare ritorno a Lecce via Gallipoli, Sant’Isidoro e Porto Cesareo.
Viaggi in auto: cosa controllare, App che aiutano la guida
A prescindere dal viaggio che si vuole intraprendere, la vettura deve sempre essere nelle migliori condizioni di funzionamento. Per questo, si consiglia – in corrispondenza del cambio di stazione, e soprattutto quando il periodo dei weekend e delle vacanze si avvicina – di effettuare una serie di controlli al veicolo, utili alla sicurezza propria e soprattutto altrui.
Di seguito un rapido elenco delle verifiche da effettuare all’auto: si tratta, in effetti, di semplici quanto importanti ispezioni, alla portata di chiunque e alle quali è sempre possibile provvedere in poco tempo e, se è necessario riparare o sostituire degli elementi, con spesa contenuta.
- Controllo delle spazzole tergicristallo;
- Controllo delle condizioni degli pneumatici;
- Sostituzione delle gomme invernali con quelle estive;
- Verifica della carica della batteria;
- Controllo del livello dell’olio motore e verifica delle condizioni dei filtri;
- Controllo dell’impianto di aria condizionata;
- Controllo pastiglie e dischi dei freni;
- Verifica delle condizioni degli ammortizzatori.
Se vuoi aggiornamenti su Guide inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/03/wp_drafter_3639751.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2022/12/guida-assistita-guida-autonoma-livelli.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/02/105729009_m-scaled.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/01/2149873421-scaled.jpg)