La squadra italiana N.Technology presenta la propria candidatura per il Mondiale F.1 2010. Intanto Mosley rifiuta le richieste della FOTA
La squadra italiana N.Technology presenta la propria candidatura per il Mondiale F.1 2010. Intanto Mosley rifiuta le richieste della FOTA
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Nonostante l’influenza gigantesca della Ferrari, che sul suolo italiano raccoglie la maggioranza dei consensi, in questa Formula 1 sempre più caotica altri elementi tricolori si fanno notare. E’ il caso della registrazione, da parte di Bernie Ecclestone, del marchio Gran Premio di F.1 di Roma, che si potrebbe disputare sui vialoni dell’EUR già dal 2011.
Alla FIA intanto è arrivata anche un’altra iscrizione al prossimo Mondiale da parte di un team tricolore. Pare si tratti della N.Technology di Mauro Sipsz che fino ad ora ha fatto correre vetture a ruote coperte nel WTCC, dalla Alfa alle Honda, e poi solo recentemente le piccole monoposto della Formula Master.
La candidatura della N.Technology sarebbe appoggiata da capitali e imprenditori stranieri, e già si fa il nome di Laurent Eric Lelay, il presidente di Eurosport, la televisione che trasmette in diretta il Mondiale WTCC. Per quel che riguarda la parte tecnica i motori sarebbero Cosworth e le trasmissioni della X-Trac.
A questo punto resta da vedere che deciderà Mosley, che entro il 12 Giugno dovrà far sapere quali iscrizioni saranno accettate per il Mondiale 2010. Oltre ai nove team della FOTA, che si sono iscritti con riserva, ci sono richieste da parte di Williams, Campos, USF1, Lola, Prodrive, Superfund gestito dal pilota Alex Wurz, March, Epsilon e forse Brabham, oltre alla N.Technology.
Mosley nel frattempo ha già espresso il suo totale disaccordo in una intervista alla rivista svizzera Motorsport Aktuell, esternando per la prima volta il suo pensiero sulle “riserve” della FOTA: “Facciamo le regole da 60 anni e vogliamo continuare a farle“, ha detto e, riferendosi alle richieste dei top team “Sono irrealistiche. Inoltre la firma di un nuovo Patto della Concordia prima del 12 Giugno è assolutamente impossibile perché l’intesa è stata trovata troppo tardi. Parlare poi di riduzione dei costi sullo yacht di Flavio Briatore, che ironia!“.