Approvata dai deputati di Washington la legge che vara gli incentivi per la rottamazione delle vecchie auto. E’ la prima volta per gli USA
Approvata dai deputati di Washington la legge che vara gli incentivi per la rottamazione delle vecchie auto. E’ la prima volta per gli USA
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Gli USA danno il via alla “Quota 18”, dove con questa cifra si intendono le miglia per gallone che le vetture nuove dovranno percorrere per ottenere gli incentivi alla rottamazione. Ed è un provvedimento che farà epoca, perché è la prima volta nella storia del motorismo a stelle e strisce che si guarda con un occhio di sospetto alle auto tracannatrici di carburante, quelle che, nella loro massima espressione (le Muscle Car degli anni ’60 e ’70, che quindi diventeranno sempre più pezzi da museo, al pari degli anacronistici V8 ad aste e bilancieri) a stento arrivavano ai 2 km con un litro.
La Camera dei Rappresentanti al Parlamento di Washington ha infatti approvato con larga misura la prima normativa di incentivi alla rottamazione che sia mai stata decisa negli USA. Nel dettaglio, la norma (approvata con 298 voti favorevoli e 118 contrari – fra questi ultimi, si contano 9 democratici e 59 repubblicani) prevede una prima fase, della durata di un anno, nella quale verranno stanziati 4 miliardi di dollari.
Questa riserva permetterà, a chi possiede un’auto di non più di 25 anni, di consegnarla a una concessionaria per ritirare una vettura nuova che consumi, almeno, 22 miglia per gallone: vale a dire, non meno di 7,80 km con un litro; e ottenere un incentivo di 3500 dollari (pari a 2500 euro).
Un ulteriore bonus di 1000 dollari (circa 715 euro) sarà disponibile per le vetture che consumino almeno 32 miglia per gallone (circa 11,35 km con un litro), per un totale di 4500 dollari disponibili.
Le concessionarie, a loro volta, dovranno dimostrare che le vetture saranno demolite e non rivendute. L’ammontare degli incentivi, dunque, è in linea con quelli già in vigore in Europa. Quello che cambia, sono i limiti minimi di consumo, piuttosto “bassi”. Va considerato, però, che l’incentivo potrà essere garantito anche per i SUV e gli autocarri, molto meno “sobri” delle auto.
Si tratta, in ogni caso, di un provvedimento destinato a segnare un passo importante nella storia automobilistica degli Stati Uniti: per la prima volta, infatti, si tiene in grande considerazione il consumo di carburante ed è facile pensare che le vetture di origine giapponese e, con gli ultimi accordi, europee, potranno giocare un ruolo di primo piano.
Ogni riferimento alla Fiat…