Ottavo presdiente nella storia del gruppo, sostituisce Luca Cordero di Montezemolo che rimarrà consigliere di amministrazione
Ottavo presdiente nella storia del gruppo, sostituisce Luca Cordero di Montezemolo che rimarrà consigliere di amministrazione
L’establishment della Fiat durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Lingotto ha confermato la notizia – trapelata questa mattina – che il ruolo di presidente della Fiat sarà assunto da John Elkann che sostituisce Luca Cordero di Montezemolo, in carica da sette anni.
Per usare le sue stesse parole “Sette anni di traghettamento, iniziato su richiesta degli azionisti, che mi avevano chiesto di assumere questo ruolo a causa della situazione familiare e aziendale della Fiat, con una famiglia che in due anni aveva perso i suoi due leader: l’Avvocato Gianni Agnelli e, poi, Umberto Agnelli”.
La decisione ha spiegato Montezemolo “è maturata molto di recente in particolare da quando è stato deciso di preparare un piano ambizioso e decisivo per il futuro”, riferendosi alla presentazione del piano finanziario 2010 – 2014.
Da oggi pomeriggio si intravede dunque una nuova fase per la Fiat dopo quella del rilancio, che all’indomani della scomparsa di Gianni Agnelli, portò Montezemolo nel ruolo di presidente. Da diversi anni, d’altro canto, si faceva il nome di John Elkann quale “erede” dell’Avvocato in qualità di ottavo presidente nella storia del Gruppo dopo Giovanni Agnelli, Vittorio Valletta, Gianni Agnelli, Cesare Romiti, Paolo Fresco, Umberto Agnelli e appunto Luca Cordero di Montezemolo. Quest’ultimo continuerà a ricoprire la carica di consigliere d’amministrazione della casa torinese e di presidente della Ferrari.
Quale sarà, ora, l’assetto a Torino? Sarà una Fiat più improntata alla produzione o più attenta all’aspetto economico del settore auto? A giudicare dalla scelta operata per la poltrona di numero uno si direbbe che i piani alti di Torino propendano per la seconda ipotesi.[!BANNER]
Nel frattempo prosegue il countdown verso l’illustrazione, prevista per domani, del piano 2010 – 2014, che Sergio Marchionne e i vertici della Fiat presenteranno agli analisti. Nel documento, secondo le continue indiscrezioni, una parte corposa sarà dedicata ai mercati “emergenti”, che dovrebbero essere in grado di portare la crescita delle vendite per il Lingotto dai 2 milioni di unità (secondo quanto previsto dagli analisti) a 2 milioni 800 mila autoveicoli.
L’altra questione da affrontare riguarda lo scorporo di Fiat Auto dal resto delle aziende del Lingotto (ed ecco la parte che John Elkann sarà chiamato a definire), il settore che vedrà Marchionne come suo numero uno. Nel frattempo i titoli Fiat hanno animato la giornata di Piazza Affari registrando un aumento dell’1,63 per cento.