Jaguar e Land Rover sbarcano in India
Ratan Tata inaugura a Mumbai il primo punto vendita dei due Marchi inglesi, acquisiti nel 2008 dalla Tata Motors
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Da Birmingham, Castle Bromwich e Solihull a Mumbai. Un viaggio molto lungo, destinato a farsi ricordare. E’ di questi giorni la notizia che nella ex Bombay, la Capitale dello Stato del Maharashtra e una delle città più importanti per la “nuova economia” indiana, è stato inaugurato il primo punto vendita nel Continente indiano dedicato a Jaguar e Land Rover.
La collocazione dello showroom è stata definita a Ceejay House, nel complesso che già ospita il principale centro di vendita della Tata. E proprio il Marchio indiano è diventato l’importatore esclusivo per l’India per le vetture dei due prestigiosi marchi britannici.
La gamma dei veicoli Jaguar e Land Rover destinati al mercato indiano comprende la XF, XFR e XKR, Land Rover Discovery 3, Range Rover Sport e Range Rover. Secondo i “piani” elaborati dalla Tata, lo showroom di Mumbai è il primo di una rete di punti vendita che saranno inaugurati fra la seconda parte di quest’anno e il 2010.
D’altro canto, l’operazione portata avanti da Ratan Tata, fondatore e proprietario dell’omonima Casa automobilistica, era nell’aria da un po’. Si può supporre da diversi mesi. Non a caso, nel Marzo del 2008 era stata ratificata l’acquisizione, da parte del rampante Costruttore indiano, di entrambe le gloriose Case Jaguar e Land Rover, che avevano cambiato casacca dopo essere state di proprietà della Ford.
Per la Tata, l’operazione appare come una iniezione di prestigio. Per Jaguar e Land Rover, la possibilità di operare uno sviluppo di vendite verso un mercato nuovo, come annunciato da David Smith, Amministratore Delegato di Jaguar e Land Rover: “L’economia indiana, nonostante la crisi che ha iniziato a interessare anche questo Paese, resta in fase di espansione. Siamo lieti di poter essere presenti anche su questo mercato: ci permetterà di pianificare delle operazioni di produzione e commercializzazione a lungo termine. Per noi è una ottima boccata d’ossigeno“.
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