Ferrari dichiara che rimarrà fuori dal prossimo Mondiale F1 se la FIA non ritirerà la norma del tetto ai budget
Ferrari dichiara che rimarrà fuori dal prossimo Mondiale F1 se la FIA non ritirerà la norma del tetto ai budget
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La battaglia fra parte dei teams e FIA è ufficialmente iniziata: Ferrari dichiara che non si iscriverà al Mondiale 2010 e questa volta, a differenza delle precedenti schermaglie apparse sulla stampa fra Montezemolo e Mosley, lo mette nero su bianco, in un comunicato rilasciato al termine del CdA convocato per esaminare i risultati del primo trimestre 2009.
Al centro della questione il tetto ai budget volontario a 40 milioni di sterline e le agevolazioni per le scuderie che aderiranno: appendici aerodinamiche mobili, nessun limite di regime per i motori e ai test privati in pista e galleria del vento.
Nei giorni scorsi ad aprire il fuoco erano state le dichiarazioni dei boss di Toyota e Red Bull, con John Howett a dichiarare attraverso il suo “no” alle nuove regole poco prima del GP di Catalogna e le esternazioni di Dietrich Mateschitz pubblicate lunedì dal Salzburger Nachrichten.
Secondo il Cavallino “Tali decisioni prevedono – per la prima volta nella storia della Formula 1 – un Campionato 2010 con un doppio standard regolamentare, basato su regole tecniche e parametri economici arbitrari. Il Consiglio ritiene che se questo sarà il quadro normativo della futura Formula 1, verrebbero definitivamente meno le ragioni che hanno motivato la presenza della Ferrari nel Campionato Mondiale durante sessanta edizioni, unico costruttore ad avervi ininterrottamente partecipato fin dalla sua istituzione nel 1950“.
Ferrari contesta la mancanza di confronto fra i protagonisti del Circus e la Federazione: “Il Consiglio ha anche espresso disappunto per il metodo seguito dalla FIA nell’adottare decisioni così gravi rifiutando un’effettiva concertazione con i costruttori ed i team; ciò è avvenuto in spregio alle regole di governance che hanno contribuito allo sviluppo della Formula 1 negli ultimi 25 anni, nonché a chiari impegni contrattualmente assunti con la Ferrari dalla Federazione stessa in materia di stabilità regolamentare“.
E chiede “Norme uguali per tutti, stabilità di regolamenti, continuità del metodico e progressivo lavoro di diminuzione dei costi da parte della FOTA e governance della Formula 1 sono le priorità per il futuro. Se questi presupposti indispensabili non saranno rispettati e se i regolamenti decisi per il 2010 non cambieranno, la Ferrari non intende iscrivere le proprie monoposto al prossimo Campionato del Mondo di Formula 1“.
Una decisione storica, dal momento che quella di Maranello è l’unica squadra che ha partecipato ininterrottamente al Mondiale dal ’50 ad oggi. Adesso la parola passa alla FIA, alla quale la FOTA nei giorni scorsi aveva chiesto un incontro per ridiscutere le decisioni prese il 29 Aprile, prima che scada il termine per le iscrizioni al campionato 2010 fissato per il 12 Giugno.
Il CONI è con Ferrari
Dalla parte della Ferrari si è schierato apertamente il presidente del CONI Gianni Petrucci: “Il CONI e il movimento sportivo italiano sono al fianco della Ferrari e dei suoi dirigenti in questa vicenda, condizionata da scelte irrazionali e contraddittorie che minano la credibilità dell’automobilismo sportivo internazionale“, che rivolge un appello “affinché prevalga il buon senso, con il ripristino di quelle regole basilari che possano garantire la presenza nel 2010 dell’unico costruttore al mondo che non ha mai mancato un appuntamento nella storia della Formula 1“.
Ma è davvero possibile un campionato senza le Rosse? L’impressione è che questo braccio di ferro si concluderà alla fine con un compromesso, dal momento che la Formula 1 è un business al quale difficilmente si può rinunciare.
Del resto le alternative sarebbero poche: o un nuovo, improbabile, Mondiale organizzato dai grandi costruttori stessi, oppure la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans (di cui Montezemolo sarà starter dell’edizione 2009) e alle serie ad essa collegate come LMS ed ALMS, una corsa di fascino enorme e campionati tecnicamente validissimi, ma assai meno remunerativi in termini di introiti ed immagine. Tutte ipotesi circolate nei giorni scorsi.
In mezzo, a gettare acqua sul fuoco, è intervenuto Bernie Ecclestone che ha dichiarato al Times: “La Ferrari non è stupida. Loro non vogliono lasciare la Formula 1 e noi non vogliamo perdere loro, per cui un accordo si troverà“.