Nuova Opel: sarà della Magna al 55%
Il gruppo austro-canadese, supportato dalla banca russa Sberbank, pronto a diventare azionista di maggioranza: lo ha deciso il CdA della GM
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Ecco le condizioni: la General Motors cederebbe il 55 per cento del capitale della futura “New Opel” alla cordata di Magna e Sberbank; ai dipendenti della Casa tedesca andrebbe un ulteriore 10 per cento delle quote; e il Governo tedesco, gongolante, supporterebbe in maniera tangibile (leggi: attraverso delle forme di garanzie statali) l’intera operazione.
E’ di oggi la notizia che il Consiglio di Amministrazione della General Motors ha deciso di sostenere l’offerta congiunta del consorzio formato dalla Magna e dalla banca russa Sberbank che prevede una sua quota di maggioranza all’interno della quota capitale della nuova Opel.
Occorreranno, però, ancora diverse settimane prima che vengano assicurate le altre modalità che permetterebbero a questa operazione di concretizzarsi: primo fra tutti, l’appoggio dei Sindacati dei lavoratori a proposito di una eventuale ristrutturazione delle spese; dopodiché, l’appoggio del Governo tedesco che arriverebbe con l’erogazione di un piano di finanziamento.
Se le condizioni saranno favorevoli, il gruppo Magna-Sberbank assumerebbe il ruolo di azionista di maggioranza della New Opel, possedendo una quota pari al 55 per cento dei capitali del Marchio di Russelsheim; alla General Motors resterebbe il 35 per cento, mentre il restante 10 per cento sarebbe diviso fra i dipendenti GM. Più o meno le stesse condizioni pattuite qualche mese fa.
In questa maniera, il futuro per il Costruttore della Insignia e della nuova Astra sarebbe più tranquillo. “Diciamo… meno travagliato – osserva Fritz Henderson, Presidente e Amministratore Delegato della General Motors -. In effetti, l’intenso lavoro svolto nelle scorse settimane ha permesso al nostro Consiglio di Amministrazione di tenere da conto l’offerta della Magna – Sberbank“.
Attraverso l’accordo, una volta che questo si concretizzerà, la Opel e la Vauxhall (l’altro partner coinvolto in questo lungo e singolare ménage) resteranno, almeno in parte, sotto l’ala della chioccia – GM e potranno proseguire lo sviluppo di vetture a impatto zero, come la Ampera.
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