Una gamma di nove modelli, una capacità produttiva di 500.000 auto entro il 2016. 2,4 miliardi di euro di investimenti. Tutti i termini dell’accordo
Una gamma di nove modelli, una capacità produttiva di 500.000 auto entro il 2016. 2,4 miliardi di euro di investimenti. Tutti i termini dell’accordo
Da ieri, la Fiat e la russa Sollers sono in società attraverso una joint venture. Un accordo che, secondo quanto dichiarato dall’AD del Lingotto, Sergio Marchionne, e dal suo neo collega dell’azienda russa, Vadim Shvestov, che hanno firmato il memorandum d’intesa alla presenza di Vladimir Putin, porterà a una capacità produttiva di 500.000 auto entro il 2016.
I dettagli di produzione devono ancora essere approfonditi fra le parti, ma è stato annunciato che la partnership produrrà una gamma di 9 modelli di auto.
Per la joint venture investiti 2,4 miliardi di euro
Prima della sigla dell’accordo, era necessario valutare le garanzie. E queste ci sono: la partnership tra Fiat e Sollers prevede un monte investimenti di 2,4 miliardi di euro, necessari alla realizzazione di nuove linee di montaggio per i componenti delle vetture. [!BANNER]
Secondo gli accordi, la produzione locale non dovrà essere inferiore al 50%. Per questo, è stato creato un nuovo stabilimento a Togliatti e negli impianti di Naberezhnye Chelny, nella Repubblica del Tatarstan. L’importo di 2,4 miliardi per l’investimento sarà possibile grazie a dei prestiti a lungo termine, e a tasso agevolato, erogati dal Governo russo.
Ma Fiat aveva già un piede in Sollers
Nei mesi scorsi, era stato annunciato che l’azienda russa (nata nel 2002 per la produzione nel mercato interno di UAZ, Isuzu, Ssangyong e New Holland), che già realizza una versione speciale del Fiat Ducato per i mercati dell’estremo oriente ed è specializzata nella costruzione di componenti per auto, assemblaggio di motori e fornitura di servisi di vendita e riparazione per Isuzu Trucks, Ssangyong e Fiat, aveva iniziato la produzione del 4X4 UAZ Patriot equipaggiato con il motore 2.3 a marchio Fiat.
E così Fiat torna alla grande in Russia
Con la firma della partnership con Sollers e i volumi produttivi indicati, Fiat si candida a diventare il secondo produttore automobilistico in Russia, alle spalle del Gruppo Avtovaz – Renault che alla fine di Novembre ha dato il via a un’intesa che porterà alla produzione di 900.000 veicoli nel 2015.
Proprio la AvtoVAZ, della quale fa parte Lada, è la più celebre testimonianza della penetrazione della Fiat in Russia. In quell’anno, infatti, sotto la presidenza di Vittorio Valletta, la Fiat aveva impiantato a Togliattigrad le prime linee di montaggio della Zigulì, la Lada costruita a immagine e somiglianza della Fiat 124 che ha resistito in produzione per oltre 40 anni: gli ultimi esemplari sono usciti dalle linee di montaggio l’anno scorso.