Mini E Race: battesimo in pista al Nurburgring
Un esperimento fine a sé stesso, dicono in Bmw. Ma i 126 kn/h di media promettono bene. A una delle prossime 24 Ore ne vedremo un esemplare?
Dopo la lunga sfida che ha contrapposto Nissan e Porsche all’inseguimento del record per vetture di produzione sul circuito del Nurburgring, nei giorni scorsi lo storico tracciato della Nordschleife è stato teatro di una importante novità: in pista la Mini E, versione a emissioni zero della compatta anglo-tedesca.
La vettura, ribattezzata Mini E Race, guidata dall’ex pilota del DTM Thomas Jager ha coperto i 20,832 km del circuito in 9’51″45, alla media di 126 km/h (per inciso: il tempo ottenuto è paragonabile a uno dei più elevati in una delle edizioni del Gran Premio di Germania dell’anteguerra).
Il progetto è stato ideato da Peter Krams, Project Manager Bmw, con l’obbiettivo di valutare le possibilità velocistiche della vettura. Rispetto alla Mini E, il peso è diminuito di 225 kg (da 1.465 a 1.240 kg: più vicino, dunque, alla Mini “tradizionale” che pesa sui 1.100 kg), grazie all’utilizzo di alcuni elementi della carrozzeria in fibra di carbonio.
L’assetto, grazie all’utilizzo di un kit di sospensioni è stato abbassato di 11 mm. L’abitacolo è stato irrigidito con un roll bar a gabbia da 35 kg ed è stato accentuato il carattere sportivo con una coppia di sedili anatomici Recaro Pro Racer, corredati di cinture di sicurezza a sei punti e volante da 320 mm di diametro.[!BANNER]
L’aerodinamica beneficia di due spoiler (all’anteriore e al posteriore) e di un diffusore sotto al paraurti posteriore. Il propulsore è rimasto lo stesso della Mini E: un motore elettrico da 204 CV (150 kW) da 225 Nm di coppia, alimentato da una batteria al litio da 35 kW in grado di coprire una autonomia di 200 km.
A livello di trasmissione, sono stati invece modificati i rapporti del cambio (più lunghi) ed è stato montato un nuovo differenziale autobloccante meccanico. Interessanti le prestazioni: 187 km/h la velocità massima (contro i 152, peraltro autolimitati, della Mini E stradale) e accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi.
L’esperimento, secondo le dichiarazioni di vertici Bmw, è stato fine a sé stesso: si voleva solo dimostrare come anche una vettura elettrica possa garantire delle buone prestazioni nell’utilizzo agonistico in pista.
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