Ecologia innanzi tutto, e più piccolo è bello… Sono lontani i tempi delle megacarrozzerie, del lusso e dell’esclusività
Ecologia innanzi tutto, e più piccolo è bello… Sono lontani i tempi delle megacarrozzerie, del lusso e dell’esclusività
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Da sempre elegante vetrina per fuoriserie e carrozzerie sportive, Ginevra ha fatto capire quest’anno che la situazione è cambiata, che gli sfarzi e le presentazioni faraoniche di altri tempi sono cose da dimenticare. Le Case hanno puntato decisamente su modelli ecologici per dimostrare il loro impegno per sfidare la crisi.
Due modelli simbolo per esemplificare questa “nouvelle vague”: la Fiat 500 Cabrio e l’indiana Nano. Due tipologie differenti che ci mostrano comunque in quale direzione stanno andando le Case, quali potranno essere le vetture del futuro: piccole, ma piene di comfort per viaggiare comodi e sicuri, essenziali, a prezzi talmente bassi ai quali non siamo ancora abituati. Ma senza rinunciare all’ecologia, come dimostra la 500 che presenta anche il sistema start-stop per abbattere le emissioni di CO2.
Su questo filone, dell’auto “verde”, grande emozione ha suscitato la Polo BlueMotion. Che rimane una concept, ma sul mercato ora irrompe la nuova Polo che si avvicina, come caratteristiche, sempre di più alla sorella maggiore Golf. Molte altre Case propongono la loro soluzione in chiave city-car, a cominciare dalla Chevrolet, mentre l’indiana Nano, che sarà venduta anche sul mercato italiano forse a 5 mila euro, arriverà più avanti.
Come al solito parlare di supercar e di sportive significa parlare italiano. E allora avanti alle Maserati GT S con cambio automatico, alle Ferrari 599 GTB Fiorano con allestimento HGTE e alla più corsaiola 599XX destinata a una scelta clientela che non vuole nemmeno mettere la targa… Largo all’Alfa MiTo GTA, alla Brera TI, per passare alle tedesche Audi TT RS, BMW Z4, Porsche 911 GT3, Ford Focus RS, alle francesi Renault Mégane Coupé RS e Peugeot 308 CC.
Per chi invece cerca spazio, abbondanza di SUV, monovolume e crossover. Qui si va dalle transalpine Peugeot 3008 e Renault Scénic, alle giapponesi Nissan Cube, Toyota Verso, fino alle versioni “future”, concept, come la Ford iosis MAX e le coreane Hyundai ix-onic e Kia No 3.
Ma per sfidare la crisi occorre vedere “verde”: ed ecco la Opel Ampera direttamente derivata dalla Chevrolet Volt, la Dodge Circuit EV, le due ibride giapponesi ormai notissime come la Toyota Prius, giunta alla terza generazione, e la Honda Insight. Decisamente più veloci la americana Tesla Roadster e l’italiana Namir disegnata dal giovane Giugiaro che sarà capace di toccare i 300 all’ora.