Sotto osservazione del Governo USA i produttori americani presentano al Salone di New York solo auto rispettose dell’ambiente
Sotto osservazione del Governo USA i produttori americani presentano al Salone di New York solo auto rispettose dell’ambiente
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Scarica elettrica sul Salone di New York, con i tre grandi costruttori che per ricevere l’aiuto di Stato, e non affogare nei debiti, giocano la carta ecologica con una lunga serie di concept car che prefigurano le auto del futuro. Non tutte sono novità assolute (molte infatti le abbiamo già viste a Detroit), ma la più interessante del lotto appare la Cadillac Converj che si muove con un motore elettrico mentre quello termico serve per generare l’energia che viene immagazzinata in batterie da 16 kWh.
E’ capace di recuperare energia in frenata (come il Kers delle F.1), potenza 163 CV, velocità massima 160 orari. La carrozzeria è tra le più aerodinamiche pur concedendo una grande abitabilità per quattro persone: al posto degli specchietti laterali due mini telecamere.
Rimanendo nel grande stand della Cadillac troviamo un SUV, l’SRX versione 2010. Completamente rivisto rispetto al precedente, entrerà sul mercato USA in estate e in autunno anche in Europa. Due le motorizzazioni (relativamente piccole rispetto alla tradizione), un benzina 2.8 turbo da 285 CV proveniente dalla Saab e un 3 litri V6 da 248 CV. E per il mercato USA anche la station wagon CTS (una carrozzeria non molto popolare da quelle parti).
General Motors propone ancora l’elettrica Chevrolet Volt, (l’equivalente della Opel Ampera presentata a Ginevra). E’ spinta per i primi 60 km da un motore elettrico e poi da un piccolo motore a benzina. Le batterie si ricaricano con la spina di casa in tempi molto rapidi spendendo meno di un euro ed è in grado di raggiungere i 160 orari. Nello stand anche la nuova Cruze, che GM venderà in Europa ed USA e la GMC Yukon Denali Hybrid, un mastodonte di oltre 5 metri, ma con una trazione ibrida a contenere la sete del V8 da 6 litri. Con il marchio Buick si punta invece sulla LaCrosse in versione 2010. Ma la proposta rivoluzionaria è senza dubbio la (il?) P.U.M.A. sviluppato insieme a Segway.
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Da parte di Ford c’è Lincoln, che ripresenta la Concept C con motore Ecoboost 1.6 da 180 CV e la MKT 2010 con due soluzioni di motore, da 268 o 355 CV e l’esperimento “familiare” Ford Transit Connect Family One.
E Chrysler? Grande ammirazione per la “futura parente” Fiat 500, che ha fatto passerella per la prima volta accompagnata dal vicepresidente Jim Press, e il prossimo modello della Jeep Grand Cherokee. Poca roba sul fronte delle elettriche, invece, motivo per il quale il gruppo di Auburn Hills è stato “bacchettato” dall’amministrazione Obama. Tutto infatti è fermo alla Dodge Circuit EV, poco più di una Lotus Europa ricarrozzata col marchio dell’ariete.
Questo per quel che riguarda il mercato USA, quello più atteso dagli spettatori newyorkesi.
Le europee all’attacco
Dal Giappone arrivano invece la Lexus HS 250h, la Infiniti G37 Convertible, Nissan 370Z Roadster (mentre la Coupé è declinata in versione pistaiola NISMO), la Mazdaspeed 3 (che in America equivale alla nostra Mazda3 MPS), e le già note Toyota Prius, Honda Insight e la Mitsubishi MiEV elettrica, mentre col marchio Acura si pensa ad un SUV- coupé in funzione anti-tedesca con il concept ZDX e Toyota vuole portare la iQ sulle strade USA con la Scion iQ concept. Sulla ribalta anche Subaru, con le nuove Legacy ed Outback.
Le europee fanno invece la parte del leone con i modelli più lussuosi e prestazionali: dalla Bentley Continental Supersports a bioetanolo da 621 CV, alle BMW X6 ed X5 M, alla Porsche 911 GT3 (mentre la Panamera come è noto verrà mostrata solo a Shangai), passando per l’ibrida Mercedes ML 450 e MercedesE 63 AMG.
Tra le debuttanti tutta la nuova serie delle Land Rover, con la nuove Range Rover, Range Rover Sport e Discovery 4. Anteprima assoluta anche per la nuova Golf GTI capace di raggiungere i 240 orari (sarà in vendita in Italia dall’11 maggio al prezzo di 28.850 euro), pronta al debutto su un mercato americano dove il cambio di rotta sembra (e dovrà) essere netto.